Preavviso licenziamento colf: quando è necessario

In questo articolo parliamo del Preavviso di licenziamento colf .

Abbiamo già ampiamente parlato dell’assunzione della badante, del licenziamento della badante e del preavviso di licenziamento badante per morte del datore di lavoro.


Oggi invece affrontiamo il tema del Preavviso di licenziamento, vedendo nel dettaglio tutto quello che devi sapere e fare prima di procedere con la decisione del licenziamento.


Guarda il video e leggi l’articolo per scoprire tutto quello che devi sapere.

Quando è possibile licenziare la colf ?

Come già abbiamo detto nell’articolo Licenziamento della Badante, il datore di lavoro domestico può interrompere il rapporto di lavoro in ogni momento, salvo comunicare alla colf per scritto il licenziamento ( preavviso di licenziamento colf) con un termine stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale del lavoro domestico.

Cosa è il preavviso di licenziamento colf

Il preavviso di licenziamento è un periodo di tempo che intercorre tra la comunicazione e l’interruzione del rapporto di lavoro, e che permette all’assistente familiare di organizzarsi e non trovarsi nell’immediato senza un lavoro .


Pertanto il datore di lavoro domestico può licenziare la colf, dandole il preavviso e pagando quanto dovuto all’assistente familiare.

Come calcolare il PREAVVISO

Il datore di lavoro domestico deciso a licenziare la propria colf deve inviarle la lettera di licenziamento dove le comunica i giorni di preavviso, che sono diversi a seconda degli anni di anzianità e dell’orario di lavoro settimanale svolto.


Nel caso di rapporto di lavoro oltre le 24 ore settimanali sono :

  • 15 giorni di preavviso , fino a 5 anni di anzianità
  • 30 giorni di preavviso, oltre i 5 anni di anzianità

Vedi articolo Contratto badanti conviventi.


Nel caso di rapporto di lavoro fino a 24 ore settimanali sono :

  • 8 giorni di preavviso, fino a 2 anni di anzianità
  • 15 giorni di preavviso , oltre i 2 anni di anzianità.

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Quando non è necessario il preavviso ?

Ci sono casi in cui il licenziamento può avvenire anche senza preavviso, e quindi con effetto immediato perché la colf ha commesso condotte gravi da non esserci più presupposti per continuare il rapporto di lavoro:

  • furto
  • insubordinazione
  • assenza ingiustificata dal lavoro

Nei suddetti casi la colf viene immediatamente allontanata dal luogo di lavoro, ma è bene farle recapitare anche una lettera di richiamo disciplinare specificando il motivo. Dopo 5 giorni dal ricevimento della contestazione il datore di lavoro potrà perfezionare il licenziamento, senza il pagamento dei giorni di preavviso.


Il rifiuto di ricevere la lettera di licenziamento da parte della lavoratrice non impedisce il perfezionarsi del licenziamento, in quanto la giurisprudenza ha chiarito che grazie anche alle nuove tecnologie il datore di lavoro può comunque mettere a conoscenza del licenziamento la colf, basta che sia manifestata in forma chiara la volontà di licenziare da parte dello Stesso.


Nel caso in cui il datore di lavoro non da il preavviso di licenziamento e quest’ultimo avviene senza giusta causa il datore di lavoro è obbligato a pagare l’indennità di preavviso alla colf, in quanto sono giorni non lavorati da quest’ultima.


Il preavviso, generalmente viene lavorato, anche per una questione di regolarità, ma non può essere sostituito con le ferie o la malattia od altre voci di assenza.


Le ipotesi valgono soltanto in caso di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in quanto in caso di contratti a tempo determinato il licenziamento deve avvenire per giusta causa.

Preavviso licenziamento per morte del datore di lavoro.

Il licenziamento per morte del datore di lavoro è un giustificato motivo di licenziamento, ed i familiari possono scegliere se licenziare la colf senza concederle il preavviso, pagandole l’indennità, oppure, dopo aver consegnato la lettera di licenziamento con i termini di preavviso, farla continuare a lavorare. In ogni caso i familiari coabitanti e risultanti dallo stato di famiglia, sono obbligati a pagare alla colf tutte le spettanze, in quanto crediti di lavoro.


Ecco un esempio di Lettera di preavviso di licenziamento per morte del datore di lavoro.

Approfondisci l’argomento leggendo l’articolo Preavviso licenziamento per morte del datore di lavoro.

Malattia della colf e preavviso di licenziamento

  • Addetto esclusivamente alla pulizia della casa.
  • Addetto esclusivamente alla lavanderia.
  • Aiuto cuoco. Svolge solo mansioni di supporto al cuoco.
  • Stalliere. Svolge mansioni di pulizia della stalla e cura del cavallo.
  • Addetto alla pulizia ed annaffiatura delle aree verdi.
  • Operaio comune. Svolge mansioni di fatica, sia per le grandi pulizie, sia piccoli interventi di manutenzione.
  • Collaboratore generico polifunzionale. Svolge plurime incombenze legate al normale andamento della vita familiare, quali pulizia della casa, lavanderia.
  • Custode di abitazione privata. Svolge mansioni di vigilanza dell’abitazione del datore di lavoro.
  • Addetto alla stireria. Svolge mansioni relative alla stiratura.
  • Cameriere.
  • Giardiniere.
  • Operaio qualificato. Svolge mansioni nell’ambito di interventi di manutenzione.
  • Autista.
  • Addetto al riassetto camere e servizio di prima colazione anche per ospiti del datore di lavoro.

LIVELLO C
In questo livello rientrano gli assistenti familiari che svolgono il profilo di:

  • Cuoco.

LIVELLO D
In questo livello rientrano gli assistenti familiari che svolgono con adeguati requisiti professionali, specifiche posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità, autonomia decisionale nei seguenti profili:

  • Amministratore dei beni di famiglia.
  • Maggiordomo.
  • Governante.
  • Capo cuoco.
  • Capo giardiniere.
  • Istitutore. Svolge mansioni di istruzione e/o educazione dei componenti il nucleo familiare.

La procedura di assunzione

La comunicazione di assunzione si invia telematicamente all’INPS entro le 24 ore precedenti all’inizio del rapporto di lavoro, anche se il termine cade in un giorno festivo, come spesso accade.

La comunicazione che arriva all’INPS giunge automaticamente anche all’INAIL, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Ministero della Salute ed alla Prefettura competente.


La comunicazione all’INPS è obbligatoria e deve essere fatta sia se la colf è in prova, sia se la colf già lavora anche presso un altro datore di lavoro o svolge altra attività, sia se il lavoro è saltuario, sia se il lavoratore è in pensione ed anche se il lavoratore è straniero.


L’annullamento dell’assunzione può essere fatto entro 5 giorni dalla comunicazione, sempre telematicamente all’inps, decorsi i suddetti giorni è necessario comunicare la cessazione del rapporto di lavoro.


Assunta la colf, il datore di lavoro domestico è tenuto ogni mese a redarre la busta paga, oltre al prospetto presenze, in doppia copia, una da consegnare alla lavoratrice ed una copia da far firmare alla colf e da conservare.


Ogni trimestre devono essere versati i contributi inps attraverso il mav generato telematicamente dal portale dell’inps, o recapitato direttamente a casa del datore di lavoro, che provvederà al pagamento secondo scadenza.


A fine anno spetta alla colf una mensilità aggiuntiva, pari alla retribuzione, per le colf che non raggiungono un anno di servizio, la tredicesima va riproporzionata.

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Orario lavoro colf

Il lavoro di colf è molto richiesto, soprattutto nelle grandi città e può essere esercitato:
– a tempo pieno
– part time


Questo ovviamente varia a seconda delle esigenze della famiglia. La famiglia potrebbe avere necessità di una colf fissa, convivente, in tal caso il contratto nazionale del lavoro domestico prevede per la colf convivente un orario di 54 ore settimanali. Se invece la colf lavora a tempo pieno, senza convivenza, l’orario è di 40 ore settimanali.


Non c’ è un minimo di ore da rispettare, ma nel caso di lavoro a tempo parziale è necessario indicare nel contratto in modo preciso l’orario di lavoro della colf, cioè in quali giorni ed in quale orario la colf di trova a lavoro presso la famiglia.


Nulla vieta che, nel corso del tempo, il datore di lavoro decida di aumentare le ore di lavoro della colf, modificando il contratto con il consenso anche della lavoratrice.


Per il datore di lavoro domestico è consigliabile un rapporto di lavoro che preveda lo svolgimento di almeno 25 ore settimanali, in quanto I contributi previdenziali per un contratto di lavoro parziale con meno di 24 ore sono più alti.

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Stipendio Colf

Lo stipendio della assistente familiare viene stabilito dal ccnl, in una apposita tabella secondo livelli ed orari così suddivisa:


a. Colf livello A, senza esperienza, convivente con un orario di 54 ore settimanali euro 664, 09


b. Colf livello A, senza esperienza, non convivente, con un orario massimo di 40 ore settimanali euro 4,83


c. Colf livello B, con esperienza e competenza, convivente, con un orario di 54 ore settimanali euro 845,22


d. Colf Livello B, con esperienza e competenza, non convivente, con orario massimo di 40 ore settimanali euro 6,03


e. Colf Livello C, con esperienza e competenza, convivente, con orario di 54 ore settimanali euro 965,98


f. Colf Livello C, con esperienza e competenza, non convivente, con orario massimo di 40 ore settimanali euro 6,76

Contratto Colf: conclusioni

In questo articolo abbiamo affrontato tutto ciò che si deve sapere sul Contratto Colf. Ricordati che le inadempienze vengono sanzionate in modo molto severo, per questo stipulare un contratto correttamente diventa fondamentale per entrambe le parti.

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