Disoccupazione colf e badanti

In questo articolo parliamo di tutto che devi sapere sulla disoccupazione di colf e badanti. Colf e badanti sono lavoratrici a tutti gli effetti e pertanto hanno diritto, una volta terminata la propria attività lavorativa a percepire la disoccupazione.


Leggi l’articolo e scopri tutto quello che devi sapere sulla Disoccupazione di colf e badanti.

Se sei una Colf e badante e vuoi sapere come prendere disoccupazione dopo essere stata licenziata?

Disoccupazione colf e badanti dopo il licenziamento

Le colf e le badanti, in caso di licenziamento della badante, hanno diritto come tutti i lavoratori dipendenti alla disoccupazione o NASPI.


La NASPI è la nuova indennità di disoccupazione per i lavoratori domestici che spetta a tutte le colf e le badanti assunte con un regolare contratto di lavoro e che perdono il proprio posto di lavoro involontariamente.

Requisiti per ottenere la disoccupazione

Per ottenere la disoccupazione oltre ad essere stata licenziata, la lavoratrice deve aver lavorato almeno 5 settimane negli ultimi 12 mesi. La settimana lavorata si intende con un minimo di 24 ore di lavoro. Pertanto, per individuare il numero di settimane lavorate, basterà dividere il numero delle ore lavorate e moltiplicarlo per 24.


Quindi, per calcolare le ore lavorate basta sommare le ore dei mav pagati degli ultimi 4 trimestri e dividere per 24 . Il risultato sono le settimane contributive degli ultimi 12 mesi. Il requisito è soddisfatto quando le settimane risultano almeno 5.


Naturalmente la lavoratrice domestica dovrà essere stata assunta con regolare contratto di lavoro (contratto badanti o contratto colf) in modo tale che dal datore di lavoro siano stati versati i contributi previdenziali ed assistenziali, che danno diritto non solo alla disoccupazione, ma anche alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare ed alla pensione.


L’importo della disoccupazione viene determinato dalla retribuzione degli ultimi 4 anni.

Come si calcola l’importo NASPI per colf e badanti

L’importo mensile NASPI che spetta a colf e badanti è determinato dalla retribuzione degli ultimi 4 anni.


L’importo massimo della NASPI è pari a 1.360,77 euro al mese.


La durata della disoccupazione dipende dal numero di mesi di contributi versati, infatti viene corrisposto per un numero di settimane pari alla metà di quelle in cui sono stati versati i contributi degli ultimi 4 anni e comunque fino ad un massimo di 24 mesi.


A partire dal 1° gennaio 2022:

  • l’indennità si riduce del 3 % ogni mese a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione;

La suddetta riduzione decorre dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione per i beneficiari di Naspi che abbiano compiuto il cinquantacinquesimo anno di età alla data di presentazione della domanda.


Leggi anche: Regolarizzazione badante senza Permesso di Soggiorno, Preavviso Licenziamento Badante per morte del datore di lavoro, Badante convivente diritti e doveri.

Come fare domanda di disoccupazione colf e badanti

Per poter inoltrare la domanda telematica di indennità di disoccupazione per badanti e colf, è necessario compilare l’apposito modulo fornito dall’INPS , attraverso uno dei seguenti canali:

  • direttamente sul sito dell’INPS
  • telefonando al numero verde dell’INPS
  • presso CAF e Patronati

Pertanto per ottenere l’indennità di disoccupazione è necessario :

  • Colf o badante assunta dal suo datore di lavoro con regolare contratto di assunzione.
  • Licenziamento involontario: essere licenziato per giusta causa, giustificato motivo oggettivo e soggettivo. Dimissioni per giusta causa e non per dimissioni volontarie. Licenziamento a seguito di decesso del datore di lavoro.
  • Contribuzione versata: almeno 13 settimana di contributi versati negli ultimi 4 anni anche non continuativi
  • Aver lavorato almeno 5 settimane negli ultimi 12 mesi

La durata della concessione dell’indennità risulta uguale alla metà delle settimane lavorative dichiarate presso l’INPS, fino a un massimo di due anni.


Anche Le badanti e le colf straniere possono effettuare domanda regolare di percezione dell’indennità poiché siano state regolarmente assunte tramite un contratto di lavoro sottoscritto in ogni parte e in cui è implicito presentare il proprio permesso di soggiorno se di provenienza extra-UE, salvo i lavoratori stagionali .


Se i requisiti ci sono, si invia la domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, che decorre:

  • dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. Qualora nel corso dei sessantotto giorni si verifichi un evento di maternità indennizzabile, il termine rimane sospeso per un periodo pari alla durata dell’evento e riprende a decorrere al termine dello stesso per la parte residua. Nell’ipotesi in cui si verifichi un evento di malattia comune indennizzabile o di infortunio sul lavoro/malattia professionale indennizzabile dall’INAIL, insorto entro i sessanta giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, il termine rimane sospeso per la durata dell’evento;
  • dalla data di cessazione del periodo di maternità indennizzato, quando questo sia insorto nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dalla data di cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio/malattia professionale, quando questi siano insorti nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato (leggi anche malattia colf: tutto quello che devi sapere);
  • dalla data di definizione della vertenza sindacale o dalla data di notifica della sentenza giudiziaria;
  • dalla data di fine del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate;
  • dal trentesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.

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Documenti necessari per presentare domanda di disoccupazione

I documenti per fare domanda di Naspi sono i seguenti :

  • Documento di Identità in corso di validità , Codice Fiscale, permesso di soggiorno non scaduto o raccomandata postale in caso di rinnovo,
  • Denuncia telematica di cessazione Inps con la lettera di licenziamento,
  • Le ultime tre buste paga firmate,,
  • Gli ultimi 4 MAV di contributi versati,
  • Contratto di lavoro, se la prestazione lavorativa è a tempo determinato.

E’ prevista la possibilità di percepire l’indennità di disoccupazione anche in caso di richiesta di reddito di cittadinanza.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo affrontato tutto ciò che si deve sapere circa la disoccupazione di colf e badanti.

Ricordati che se sei una alla badante e sei stata licenziata, ci sono comunque dei criteri da soddisfare per poter ricevere la disoccupazione. Inoltre ci sono delle tempistiche da rispettare e dei documenti da presentare. Anche se non c’è niente di estremamente complesso è comunque bene essere precisi e fare tutto al meglio. Ecco perché avere il supporto di un Avvocato esperto in diritto del lavoro domestico potrebbe fare la differenza.

Se sei una Colf e badante e hai bisogno di aiuto per percepire la tua disoccupazione









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