Contributo assunzione badante: come usufruirne

In questo articolo parliamo del Contributo assunzione badante.


E’ un dato di fatto che l’Italia ha la percentuale di popolazione anziana più alta di tutta l’Europa.
Con l’ invecchiamento dei cittadini aumenta anche la richiesta di badanti . Non sempre però gli anziani, dispongono di una capacità economica tale da permettersi di assumere una badante che possa aiutarlo nelle incombenze quotidiane ed occuparsi della sua assistenza.


In questo articolo vediamo qual è il contributo per l’assunzione di una badante messo a disposizione di chi si trova più in difficoltà.


Leggi anche gli articoli Regolarizzare Badante senza Permesso di soggiorno, Regolarizzazione badante ucraina e Regolarizzazione Badanti.

Contributo per assunzione Badanti

Esistono diversi contributi per l’assunzione di una badante:

Vediamoli ora nel dettaglio!

Bonus Colf Badanti

Il bonus anziani è stato messo a disposizione proprio da Cassacolf per aiutare gli anziani non autosufficienti, a pagare la badante.


Si tratta di un rimborso economico per il pagamento dello stipendio e/o dei contributi della badante regolarmente alle dipendenze del datore di lavoro non autosufficiente.

Chi può richiedere il Bonus Badante

Il datore di lavoro domestico deve essere iscritto a Cassacolf e deve aver versato almeno un anno di contributi previdenziali in favore della cassa, in modo continuativo.


Il datore di lavoro domestico deve essere in possesso di una certificazione attestante una patologia medica di non autosufficienza permanente, pertanto, dovrà essere incapace di svolgere le azioni quotidiane quali: lavarsi, vestirsi e spogliarsi, nutrirsi, muoversi, usare i servizi igienici.

Le suddette azioni dovranno essere valutate da un medico il quale assegnerà un punteggio in base al grado di autonomia.


Lo stato di invalidità permanente viene riconosciuto quando la somma raggiunge almeno 40 punti, in tal caso, il datore di lavoro potrà ottenere il contributo.


Il datore di lavoro domestico al momento di iscriversi a Cassacolf non deve aver compiuto anni 67 e non deve già essere in uno stato di non autosufficienza permanente.


La badante deve essere alle dipendenze, con regolare contratto.
Leggi anche gli articoli Contratto badanti, Contratto Colf; Contratto badanti conviventi; Contratto Badanti Part Time;

Hai bisogno dell’aiuto di un Avvocato esperto in diritto del lavoro domestico?

Come inviare la domanda per avere il contributo assunzione badante

La domanda va presentata per iscritto a Cassacolf con apposito modulo, da riempire con i dati anagrafici delle parti e con i dati del rapporto di lavoro. Il modulo, che possiamo reperire direttamente sul sito di Cassacolf, va compilato in ogni sua parte in stampatello, in modo che sia ben leggile, e con documentazione allegata.


All’interno del modulo vi è anche un questionario da far compilare al medico curante, per attestare la non autosufficienza permanente dell’anziano.


Al modulo andrà allegata la documentazione medica dell’anziano, e l’eventuale certificazione della commissione medica che attesti l’invalidità.


Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, Cassacolf procederà con le valutazioni incaricando un proprio medico specialista.


Se tutti i requisiti vengono rispettati, il bonus viene elargito dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.


L’importo che Cassacolf versa al datore di lavoro non autosufficiente è di 300,00 euro al mese , per 12 mesi , quindi complessivamente 3.600,00 euro all’anno.


A sostegno dei datori di lavoro domestico Cassacolf ha istituto anche un bonus, una tantum, di Euro 300,00 in caso di maternità della badante .


Anche in questo caso come per il bonus badanti è necessario che il datore di lavoro sia in regola con i versamenti dei contributi a Cassacolf e la badante sia assunta con contratto regolare. Leggi anche l’articolo Busta paga badante.


Leggi anche: licenziamento della badante e Preavviso licenziamento per morte del datore di lavoro.

Hai bisogno dell’aiuto di un Avvocato per assumere, regolarizzare o licenziare la tua Badante?

Assegno di accompagnamento

Un aiuto diverso dal Bonus Badante per assumere la badante può arrivare anche grazie all’assegno di accompagnamento versato dall’Inps.


In tal caso l’assegno viene versato solo a tutti coloro che sono riconosciuti invalidi civili nella misura del 100%, o non vedenti.


L’indennità viene versata, ogni mese, indipendentemente dall’età del datore di lavoro domestico e dal suo reddito.


L’invalido non deve essere in grado di camminare senza un accompagnatore, da qui il nome “ assegno di accompagnamento”, e non deve essere ricoverato in una struttura pubblica.


Per chiedere l’indennità di accompagnamento è necessario fare prima domanda al proprio medico di base, che redige il Certificato Medico introduttivo e tramite l’invio all’Inps genera il codice identificativo della richiesta. Tale ricevuta viene inoltrata telematicamente all’Ente con ulteriori documenti relativi al richiedente.


Inoltre, l’Inps, solo per i dipendenti ed i pensionati pubblici, fornisce aiuti economici personalizzati, per l’assistenza domiciliare attraverso un bando detto “Home Care Premium” .


Leggi anche: Badante senza Green Pass e Badanti e Green Pass.

Agevolazioni fiscali

Oltre al contributo per assumere la badante la legge, per aiutare gli anziani e soprattutto coloro con determinati redditi, fornisce anche agevolazioni fiscali entro un determinato limite di spesa.


Chi assume una badante ha diritto ad una detrazione del 19% sulle spese effettuate, se la persona assistita non è autosufficiente, naturalmente tenendo in considerazione il limite di reddito e di spesa.


La persona non autosufficiente, deve essere certificata per una patologia che ne ha causato la non autosufficienza e pertanto non deve essere capace di svolgere autonomamente le seguenti funzioni:

  • mangiare
  • muoversi
  • vestirsi
  • curare la propria igiene personale

Viene considerata non autosufficiente anche la persona che deve essere sorvegliata in modo continuativo.


La detrazione fiscale spetta solo quando il reddito complessivo del richiedente non è superiore a 40.000,00 euro l’anno, e comunque per una spesa non superiore a 2.100,00 euro.


Per calcolare il reddito complessivo del richiedente deve essere compreso anche il reddito dei fabbricati locati ed in regime di cedolare secca.


Le spese devono essere dimostrabili con documentazione, contenente il codice fiscale ed i dati anagrafici di chi effettua il pagamento e di chi sta facendo assistenza. Se è un familiare a pagare le spese per l’assistito, nella ricevuta devono essere indicati anche i dati anagrafici ed il codice fiscale di quest’ultimo.


Della detrazione si può usufruirne sia a livello domiciliare, ma anche se l’anziano è ricoverato in struttura. In tal caso la casa di cura dovrà specificare le spese per l’assistenza e quelle dovute per le prestazioni fornite dall’istituto.


Alle detrazioni sono legate anche prestazioni, relative alla cura ed assistenza alla persona, rese da cooperative di servizi, oppure da una agenzia interinale.


Come è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate: “ la detrazione delle spese sostenute per l’assistenza a persone non autosufficienti non pregiudica la possibilità di usufruire di un’altra agevolazione, come la deduzione dal reddito imponibile dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori versati per badanti e colf, baby sitter . Questi contributi sono deducibili, dal datore di lavoro, fino all’importo massimo di 1.549,37 euro per anno”


Gli sgravi fiscali possono essere goduti direttamemte dall’assistito, ma anche da un familiare convivente, oppure da un figlio anche non convivente.

Contributo assunzione Badante: conclusioni

In questo articolo abbiamo affrontato tutto ciò che si deve sapere sul Contributo per assunzione badante.

Se sei una Badante oppure un datore di lavoro e hai bisogno di una mia consulenza









Hai Bisogno di una Consulenza?

Avvocato Tania Pucci è un brand legale dello Studio Legale Pucci

CONTATTI

Via Masini 1 – Empoli 50053, FI

Tel. 0571930263

© 2021-2024 Empoli Copyright Studio Legale Pucci

HAI BISOGNO DI AIUTO?