Assunzione badante rumena: come procedere

In questo articolo parliamo dell’Assunzione di una Colf, vedendo nello specifico tutto quello che si deve fare se si ha la necessità di assumere una colf.


Esistono ad esempio delle differenze nell’assunzione della Colf a seconda che sia italiana/comunitaria oppure extracomunitaria.


Leggi l’articolo e guarda il video per scoprire tutto quello che devi sapere sull’assunzione di una colf.

Sei una Colf o un datore di lavoro e hai bisogno di aiuto per questioni di assunzione?

Assunzione colf comunitaria

L’assunzione dei lavoratori domestici (assunzione di una badante o assunzione colf) è sempre stata diretta, come del resto sono più semplici gli adempimenti successivi alla formazione del contratto rispetto a qualsiasi lavoro subordinato. Leggi anche l’articolo sul Contratto Colf.


Nell’assunzione della colf è applicabile solo l’obbligo di comunicazione di:

  • assunzione
  • cessazione ( Licenziamento colf )
  • trasformazione
  • proroga
    del rapporto di lavoro.

Lettera assunzione Colf: è obbligatoria?

La comunicazione obbligatoria non è un elemento necessario per il perfezionamento dell’accordo tra le parti, anche la forma scritta nella stipula del contratto di lavoro è finalizzata solo ad assicurare alla colf la necessaria conoscenza sul contenuto del rapporto di lavoro.


La lettera di assunzione della colf in forma scritta è effettuata a fini probatori, deve essere scambiata tra le parti, firmata da entrambi ed indicare come contenuto minimo i seguenti elementi:

  • data dell’inizio del rapporto di lavoro
  • livello di appartenenza e la relativa anzianità
  • durata del periodo di prova
  • esistenza o meno della convivenza
  • la residenza della colf, nonché l’eventuale diverso domicilio
  • durata dell’orario di lavoro e sua distribuzione
  • retribuzione pattuita
  • luogo di prestazione lavorativa
  • periodo di ferie

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Oppure sei una colf e devi essere assunta?

Assunzione colf extracomunitaria

La procedure di assunzione, la forma del contratto ed i documenti necessari sono molto diversi in caso di assunzione di colf extracomunitaria, ovvero non appartenente all’unione Europea, rispetto all’assunzione di colf italiane o comunitarie.


La differenza riguarda la stipula presso lo Sportello Unico Immigrazione del contratto di soggiorno, quale titolo valido per il rilascio del permesso di soggiorno. Leggi anche la guida Regolarizzazione Badante senza Permesso di Soggiorno.

In sintesi, il datore di lavoro domestico, se intende instaurare in Italia un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato con una cittadina straniera residente all’estero deve effettuare una richiesta di nulla osta al lavoro con l’indicazione dei requisiti prescritti dalla legge.

La richiesta deve essere presentata telematicamente e, se è conforme ai requisiti, da luogo al rilascio del nulla osta nell’ambito dei flussi di ingresso. Il datore di lavoro provvede ad informare la colf dell’avvenuto rilascio perché questa si procuri, presso la rappresentanza diplomatica all’estero, il visto per l’ingresso in Italia, dove entro 8 giorni successivi all’ingresso, stipulerà il contratto di soggiorno con il datore di lavoro.


Vediamo nel dettaglio la procedura di assunzione di una colf extracomunitaria.

Devi assumere una colf comunitaria?
Oppure, sei una colf comunitaria e vuoi essere assunta?

Procedura assunzione colf extracomunitaria

  • Richiesta di nulla osta all’assunzione
  • le generalità del datore di lavoro e della colf straniera
  • l’indicazione del trattamento retributivo
  • l’impegno del datore di lavoro a comunicare ogni variazione del rapporto di lavoro

Inoltre devono essere allegati:

  • Documentazione che attesti la capacità reddituale del datore di lavoro.
  • Documentazione relativa alla sistemazione alloggiativa per la colf. Tale requisito è soddisfatto dal certificato attestante che l’alloggio rientra nei parametri minimi previsti dalla legge regionale per gli alloggi di residenza edilizia pubblica. In alternativa il certificato di idoneità igienico-sanitaria rilasciato dall’Asl.
  • La proposta del contratto di soggiorno con la specificazione delle condizioni, compreso l’impegno del datore di lavoro al pagamento delle spese di ritorno alla colf nel Paese di provenienza.
  • Garantire un orario di lavoro settimanale non inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale,
  • Ogni variazione del rapporto di lavoro.
  • Rilascio nulla osta

Lo Sportello Unico Immigrazione, ottenuti i pareri favorevoli dalla Questura e dalla Direzione Provinciale del Lavoro, convoca il datore di lavoro per il rilascio del nulla osta, la cui scadenza è di sei mesi dal rilascio.


Se il datore di lavoro non può presentarsi per problemi di salute può delegare una terza persona.


Lo Sportello Unico Immigrazione richiede, se ancora non esiste, il codice fiscale nei confronti della colf straniera.


Il datore di lavoro, informa la colf dell’avvenuto rilascio del nulla osta, al fine di permetterle entro sei mesi di chiedere il visto d’ingresso alla rappresentanza consolare competente, con un rilascio entro 30 giorni dalla richiesta.

  • Stipula del contratto di soggiorno

La colf entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, deve recarsi allo Sportello Unico per la stipula del contratto di soggiorno e per la richiesta del permesso di soggiorno alla Questura competente.


A seguito del rilascio del permesso di soggiorno, il rapporto di lavoro con la colf può essere validamente instaurato, con obbligo da parte del datore di lavoro di assolvere agli obblighi di comunicazione.


Il contratto di soggiorno è un impegno tra le parti a concludere, un contratto di lavoro le cui principali condizioni sono già state indicate nel contratto, per questa ragione spesso la data di inizio del rapporto di lavoro indicata all’Inps è successiva alla sottoscrizione del contratto di soggiorno.

Devi assumere una colf extracomunitaria?

Oppure, sei una colf extracomunitaria e vuoi essere assunta?

Documenti necessari per assumere la colf

Al momento dell’assunzione la colf dovrà consegnare al datore di lavoro i seguenti documenti:

  • carta d’identità
  • codice fiscale
  • attestati e corsi di formazione, se in possesso
  • permesso di soggiorno valido per svolgere attività lavorativa in caso di cittadino straniero.

Inoltre, se ne è in possesso, la colf deve far visionare al datore di lavoro anche i documenti assicurativi e previdenziali ed ogni documento sanitario aggiornato secondo le normative vigenti.


Dopo aver ricevuto dalla colf i documenti per procedere con il rapporto di lavoro, si concordano le condizioni per redarre la lettera di assunzione.


Generalmente se abbiamo bisogno di una colf per determinate ore alla settimana si può stipulare un Contratto Colf ad ore, senza convivenza di livello A oppure B.


Leggi anche l’articolo sui Documenti per assunzione badante extracomunitaria.

Orario lavoro colf

Il lavoro svolto dalla colf, così come quello della Badante, può essere esercitato a tempo pieno oppure part time, a seconda delle esigenze del datore di lavoro, che potrebbe avere necessità di una colf fissa, convivente.


Leggi anche gli articoli: Contratto Badanti Part Time e Contratto Badanti Conviventi.


Nel caso di colf convivente, il Contratto Nazionale del Lavoro Domestico prevede per la colf convivente un orario di 54 ore settimanali. Se invece la colf lavora a tempo pieno, senza convivenza, l’orario è di 40 ore settimanali.


Non c’ è un minimo di ore da rispettare, ma nel caso di lavoro a tempo parziale è necessario indicare nel contratto in modo preciso l’orario di lavoro della colf, cioè in quali giorni ed in quale orario la colf di trova a lavoro.


Nulla vieta che, nel corso del tempo, il datore di lavoro decida di aumentare le ore di lavoro della colf, modificando il contratto con il consenso anche della lavoratrice.


Per il datore di lavoro domestico è consigliabile un rapporto di lavoro che preveda lo svolgimento di almeno 25 ore settimanali, in quanto I contributi previdenziali per un contratto di lavoro parziale con meno di 24 ore sono più alti.

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Comunicazione obbligatoria

Il datore di lavoro domestico è tenuto, entro il giorno a quello antecedente alla instaurazione del rapporto di lavoro a dare comunicazione all’inps, quindi entro le 24 ore del giorno precedente, anche se festivo.

La comunicazione deve indicare:

  • i dati anagrafici della colf
  • la data di assunzione
  • la data di cessazione qualora il rapporto di lavoro sia a tempo determinato
  • la tipologia contrattuale la qualifica professionale
  • il trattamento economico applicato

Le comunicazioni relative alla cessazione, trasformazione e proroga del rapporto di lavoro, invece devono essere comunicate entro 5 giorni dall’evento. Leggi anche gli articoli Licenziamento Colf e Preavviso di Licenziamento Colf.


Anche l’eventuale annullamento di una denuncia di assunzione è consentita entro cinque giorni dalla data indicata quale inizio del rapporto di lavoro, superato tale termine dovrà essere comunicata la cessazione.


In caso di omessa o ritardata presentazione della comunicazione sono previste sanzioni amministrative salate per il datore di lavoro.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo affrontato tutto ciò che si deve sapere circa l’Assunzione di una Colf.

Quando si assume una colf esistono differenze se si tratta di una residente comunitaria o meno. Esistono delle comunicazioni obbligatorie da parte del datore di lavoro e una procedura ben definita da seguire.

Ricordati che le inadempienze vengono sanzionate in modo molto severo. Ecco perché avere l’aiuto di una Avvocato che si occupa di Diritto del Lavoro Domestico potrebbe fare davvero la differenza.

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